Svilupperò, come per una prova scritta e a titolo
esemplificativo il tema “Diete e salute” che contiene molti
elementi giocabili in innumerevoli temi più specifici di argomento
nutrizionale. Nel farlo mi atterrò alla seguente scaletta:
- cos'è una dieta
- cos'è la salute
- perché l'alimentazione è importante per la salute
- premessa storica
- dieta sana
- diete in momenti particolari
- diete terapeutiche
- diete accompagnatorie
- diete alla moda
- qualità degli alimenti
- trade off salubrità di lungo / e di breve periodo
Alcuni argomenti inseriti devono ancora
essere trattati a lezione, ma lo saranno a breve.
DIETE E SALUTE
Nel linguaggio alimentare
per dieta si intende un regime alimentare definito in qualità e
quantità degli alimenti e dunque dei nutrienti apportati. A ciò si
contrappone l'accezione comune del termine che indica per lo più un
regime alimentare restrittivo, la cosiddetta dieta dimagrante, o
anche solo una generica tendenza alimentare, in genere salutistica,
come la dieta vegana.
Per salute dobbiamo
invece intendere uno stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale, il che implica, ma non si esaurisce, nell'assenza di
malattie.
Il nostro benessere
fisico si basa sul corretto funzionamento del metabolismo e dunque in
modo sostanziale sulla qualità e quantità delle sostanze che lo
sostengono sia in termini energetici, sia strutturali e che derivano
oltre che dalla respirazione dall'alimentazione.
Per questo una giusta
alimentazione è il primo imprescindibile pilastro su cui si fonda la
nostra salute. Ma come si compone una corretta alimentazione? Per
rispondere a tale domande può essere utile ricordare che nella sua
evoluzione l'umanità per milioni di anni si è nutrita di una
amplissima varietà di prodotti vegetali integrati da una piccola, ma
qualitativamente importante, addizione di proteine e grassi animali.
La prima grossa modifica in senso restrittivo si è avuta tra gli 8 e
i 10 mila anni fa con lo sviluppo dell'agricoltura ed una seconda,
nel nostro paese al termine della seconda guerra mondiale, con la
rivoluzione verde e il conseguente avvento dell'industria alimentare.
La varietà è dunque
sempre stata una caratteristica della dieta umana, solo di recente
compromessa, ed infatti insieme alla moderazione e all'equilibrio è
una delle parole d'ordine per una sana alimentazione.
La varietà ci consente
infatti di prevenire le carenze in particolare per quanto riguarda i
micronutrienti, la vitamine e i sali minerali, ma anche le molecole
bioattive (quali antiossidanti, protettori cardiovascolari e
antitumorali) e la fibra (essenziale per il nostro bioma, per la
regolazione dell'appetito e la salute intestinale).
La moderazione dall'altro
lato ci mette al riparo dal problema degli eccessi calorici e di
accumulo di sostanze che possono essere nocivi per le sostanze buone,
quelle necessarie al nostro organismo, e lo sono sicuramente per
quelle cattive, molecole bioattive ad azione antinutrizionale o
tossica o ancora sostanze contaminanti.
L'equilibrio tra i
macronutrienti glucidi, lipidi e protidi e al loro interno tra
zuccheri semplici e complessi, tra grassi saturi e insaturi, tra mono
e poli insaturi, tra omega 6 e omega 3, la presenza di grassi e
aminoacidi essenziali, il mantenimento di un corretto livello di
acidità, la corretta distribuzione degli alimenti tra i pasti e il
bilanciamento tra entrate e uscite energetiche sono i fattori di base
che permettono l'ottimale funzionamento del nostro corpo.
Altre caratteristiche che
possono essere importanti, ma con una maggiore variabilità
individuale e ambientale, sono gli apporti idrici e di colesterolo,
la combinazione dei nutrienti (per le implicazioni digestive), il
digiuno depurativo.
Una dieta deve però
anche essere sostenibile e a tal fine è fondamentale l'aspetto
dell'appetibilità che ci riporta tra l'altro di nuovo all'esigenza
di una grande variabilità nella scelta degli alimenti.
Una dieta sana inoltre,
anche a livello individuale, non può essere fissata una volta per
tutte, ma dovrebbe adeguarsi alle stagioni e alle fasi della vita
della persona, ovvero essere dinamica.
Alcuni momenti della vita
che richiedono particolari accortezze nutrizionali sono comuni: prima
infanzia, infanzia e adolescenza, senilità, gravidanza e
allattamento.
Per la prima infanzia va
sottolineata l'importanza dell'allattamento al seno, in particolare
per gli aspetti immunitari, e la necessità di una transizione
graduale ad una dieta più completa con l'introduzione mirata di
nuovi alimenti, con la cosiddetta dieta complementare, fino a
giungere allo svezzamento. Per l'infanzia le esigenze della crescita
impongono particolari attenzioni agli apporti proteici e di
micronutrienti. Per l'adolescenza, periodo in cui è ancora in corso
lo sviluppo a livello cerebrale, è importante evitare l'assunzione
di modelli alimentari scorretti. Gli anziani hanno in genere problemi
nel metabolismo glucidico e può essere pertanto conveniente
prevedere una dieta con un aumentato apporto di grassi e proteine. In
gravidanza gli apporti energetici devono essere aumentati per
soddisfare il differente metabolismo e la crescita del feto,
prestando attenzione ai glucidi, data la possibile insorgenza del
diabete gravidico, e assicurando un abbondante apporto di acido
folico (vitamina B9) per scongiurare la gravissima patologia
embrionale della schiena bifida.
Anche per l'allattamento
è necessario incrementare l'energia, assicurare una congrua
idratazione e in generale evitare alcuni alimenti che possono dare un
cattivo sapore al latte.
Vi sono poi delle
condizione patologiche di origine o comunque di stretta dipendenza
alimentare che richiedono la predisposizione di diete ad hoc.
Così per il diabete è
necessario proscrivere gli zuccheri semplici e regolare in modo
rigoroso sulla base dei fabbisogni energetici quelli complessi, per
le malattie cardiovascolari limitare gli apporti di trigliceridi (in
particolare quelli più ricchi di grassi saturi) di colesterolo (e/o
assumere alimenti ricchi o arricchiti di fitosteroli per spostare
l'equilibrio endogeno verso le HDL), per il cancro evitare gli
alimenti acidificanti e inserire alimenti contenenti sostanze
protettive (come cavoli, frutti di bosco, agrumi, uva, soia, curcuma,
pesce azzurro, cioccolato fondente), per le allergie e intolleranze
evitare gli alimenti che contengono le sostanze che le provocano e
che sono specifiche per ogni persona (per i celiaci va evitato
addirittura il contatto anche indiretto degli alimenti a loro
somministrati con alimenti contenenti glutine), per le malnutrizione
inserire le sostanze la cui mancanza le provoca come proteine (per il
marasma), vitamine (B1 per il beri beri, B3 per la pellagra, C per lo
scorbuto, B12 per l'anemia perniciosa, D per il rachitismo e
l'osteomalacia, A per le retinopatie), sali minerali (Iodio per
l'ipotiroidismo, Calcio per l'osteoporosi, Ferro per l'anemia).
Non si può poi non
citare l'obesità una malattia nutrizionale che provoca problema
muscolo- scheletrici e cardiovascolari e che ha cause complesse, ma
beneficia di una dieta ricca di fibre e povera di zuccheri semplici e
di grassi.
Diete particolari devono
essere anche prescritte per malattie che colpiscono il sistema
gastro-intestinale, per i pazienti in fase pre e post operatoria e
come coadiuvanti di stati febbrili.
Oggi molti regimi
alimentari fanno tendenza, alcuni riprendendo tradizioni del passato
anche di origine religiosa, come la dieta vegetariana o la dieta
mediterranea altre in modo innovativo come la dieta
macro-mediterranea o la dieta ittio-vegetariana. Quelli che ho citato
sono tutti modelli alimentari validi. Va prestata molta attenzione
invece alle diete iperproteiche, che nel lungo periodo provocano vari
problemi di salute e non mantengono le promesse di controllo del
peso. Ancora da valutare la dieta sirti, che si basa su alimenti per
la maggior parte estremamente consigliabili, ma i cui meccanismi
genetici, sono ancora da chiarire.
Un capitolo a parte
parlando di dieta sana è quello che riguarda la qualità del cibo.
Finora si è di fatto esaminata la qualità nutrizionale degli
alimenti, ma altri tre aspetti sono qui rilevanti: qualità
organolettica, di origine e igienico sanitaria.
La qualità organolettica
è come abbiamo visto un prerequisito per la sostenibilità della
dieta, ma è anche importante per il successo economico delle
attività agricole, alimentarie e di ristorazione.
La qualità di origine
riguarda i marchi di pregio come DOP, IGP, DOC, PAT, STG, De.Co. ed i
prodotti Biologici, ma oggi anche altre realtà come i presidi Slow
Food o marchi proposti dalle catene alimentari. Tutti, anche se con
modalità e affidabilità differenti, aiutano ad orientare il
consumatore verso acquisti di qualità e duque verso una
alimentazione più sana.
Si possono poi citare
anche altri marchi interessanti come quelli dei prodotti equo
solidali e le certificazioni di sostenibilità ambientale.
Infine, last but not
least, la qualità igienico sanitaria punto di partenza di tutta
l'attività degli Operatori del Sistema Alimentare per la prevenzione
di infezioni, intossicazioni o altri incidenti legati al consumo
alimentare.
A tal proposito va
sottolineato che se l'industria alimentare offre prodotti dal più
basso valore nutrizionale, talvolta addirittura nocive per la salute
nel lungo periodo (junk food), dall'altro per la salubrità a breve
termine dà ampie garanzie di igienicità e conservabilità dei suoi
prodotti.
La scelta migliore è a
mio avviso quello di valorizzare prodotti del territorio di alta
qualità e molto freschi che possono rispondere contemporaneamente a
queste due contrapposte esigenze.
Siete invitati a fare domande o inserire vostre considerazioni, ma in primo luogo ad inserire un commento per segnalare l'avvenuta lettura della lezione.
Lettura e preso appunti
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