CORREZIONE PROVA SCRITTA
Una prima nota importante è prestare bene attenzione a tutti i quesiti, molti hanno lasciato senza risposte alcune sotto-domande molto esplicite. Nel dubbio meglio scrivere qualcosa in più che in meno (ma di questo ne parliamo),
La seconda nota riguarda l'utilizzo di fonti. E' chiaro che durante la prova scritta di esame non avrete a disposizione nulla da poter consultare, ma per le esercitazioni da un lato va anche bene fare questo lavoro di ricerca di informazioni perché è sempre un modo di studiare e aumentare la preparazione (a patto ovviamente di riuscire a memorizzare qualcosa). Vedo che va per la maggiore il sito www.my-personaltrainer.it è un buon sito, le informazioni che riporta mi paiono affidabili, attenzione però che bisogna leggere bene: più di uno ha fatto parecchia confusione nell'interpretazione dei numeri riferiti ai valori nutrizionali.
Ora vi offro a titolo di esempio il mio tentativo di esecuzione della prova, che ho scritto di getto, ma poi riletto e corretto (la forma dello scritto va sempre messa a posto per renderla scorrevole).
A) I due termini che
possono esprimere al meglio le nuove propensioni del consumatore sono
consapevolezza e contemperanza. Consapevolezza perché oggi il
consumatore ha molte più conoscenze sia sul piano nutrizionale sia
riguardo alla varietà dell'offerta alimentare e alla sua qualità grazie alla grande disponibilità e facile accessibilità offerta dalla rete.
Contemperanza perché vuole al contempo nutrirsi in modo sano, per
garantire il proprio benessere psico-fisico, e raccogliere il
massimo piacere dal suo vissuto enogastronomico minimizzando le
rinunce salutistiche.
Il clienete di oggi
richiede dunque una alimentazione sana e gustosa. Ma anche di
riscoprire o scoprire tradizioni locali o esotiche, do fare
esperienze del tutto innovative, di poter indirizzare i produttori
alimentari e i ristoratori verso le sue personalissime esigenze.
Proprio quest'ultima
questione non può essere risolta dalle imprese ristorative se non
spogliandosi almeno in parte della propria visione per intercettare,
dopo un adeguata interazione, i bisogni più profondi emotivi,
culturali e infine di sensibilità organolettica dei propri clienti.
B) Per mettere il cliente
al centro è necessario conoscerlo, capire ad esempio quale tipo di
cliente abbiamo: clienti business (in giro per lavoro), amanti della
cucina ma della zona, provenienti da zone limitrofe, turisti da paesi
lontani, turisti di origine locali (figli o nipoti di emigranti),
sportivi, anziani, famiglie con bambini, giovani?
Ciascuno di questi gruppi
di clienti ha necessità diverse riguardo ai tempi e le modalità di
consumo, agli apporti calorici, alla ricerca della tradizione o
dell'innovazione.
Un ottimo metodo è quello
di invitare i clienti a recensire il proprio pasto sul web (trip
advisor o simili) in modo da raccogliere una documentazione precisa
ed eventualmente instaurare un dialogo con la clientela. Anche per
difendersi da eventuali stroncature immotivate.
Per quanto riguarda il
piatto vorrei proporre un piatto tipico della Valbellluna che può
soddisfare le esigenze di chi cerca la tradizione della nostra terra:
pastin con polenta di mais sponcio e scot e fagioli gialet.
a) Il pastin è un
macinato di carne mista bovina e suina speziato che viene qui cotto
in padella in un sugo cui si aggiunge qualche cucchiaio di polenta già
parzialmente cotta (scot), che viene lasciato molto acquoso. Il
piatto si accompagna con il resto della polenta regolarmente cotta e
fagioli gialet della valbelluna (presidio Slow food) ripassati in
padella con cipolla e prezzemolo dopo essere stati lessati per 45
minuti previo rinvenimento per 24 ore in acqua fredda cambiata più
volta per eliminare acido fitico e ossalico (fattori antinutrizionali)
.
Il piatto grazie alla
polenta (di una varietà antica bellunese) e allo scot è ricco di carboidrati che devono coprire il
45-60% del fabbisogno energetico e l'associazione con i fagioli
ricchi oltre che ancora di glucidi di protidi permette di sfruttare la
complementarietà proteica (giacché il mais come tutti i cereali è
povero di lisina, mentre i legumi lo sono di metionina e cistina, ma
entrambi sono ricchi dell'aminoacido limitante dell'altro alimento).
La presenza della carne
porta sicuramente il piatto ad un livello proteico alto, giacché solo 10-15% dell'energia deve provenire dai protidi, per cui questo
non è sicuramente un piatto da consumare in dosi eccessive, ma
soprattutto non tutti i giorni.
Per quanto riguarda i
grassi che devono rappresentare il 20-30 % del fabbisogno energetico
giornaliero l'abbinamento tra grassi di origine vegetale e animale
aiuta ad avvicinarsi alla proporzione di 2 a 1 che dovrebbero avere i
grassi insaturi con quelli saturi.
Carenti restano
sicuramente gli omega tre che andrebbero recuperati con un ulteriore
abbinamento di una insalata di verdure a foglia verde.
Per quanto riguarda i
micronutrienti i fagioli assicurano un buon apporto di vitamine del
complesso B, presenti anche nel mais (con l'eccezione della vitamina
B1), mentre la carne è sostanzialmente completa di tutte le vitamine
. Le vitamine del complesso B sono fondamentali come coenzimi nel
metabolismo energetico, cioè nei processi ossidativi (B1 per la
decarbossilasi che ossida il piruvato ad acetil-CoA eil ciclo dei pentosi fosfati, la BE pe ril FAD, la B3 per il NAD, la B% per il
coenzima A, etc).
Sia i legumi sia la carne
apportano anche il rame un oligoelemento essenziale, che partecipa
alla costituzione di vari enzimi e la cui carenza può portare a
stati di anemia.
b) Due contaminanti che
potrebbero essere presenti nel piatto sono antibiotici e fitofarmaci.
Gli antibiotici possono provenire dall'allevamento bovino o ancora
più facilmente da quello suino, animale più delicato. Per prevenire
tale rischio la cosa migliore è rivolgersi ad allevamenti di tipo
biologico in cui la maggior salute degli animali previene molte
malattie.
I fitofarmaci, non
possono ritrovarsi nei fagioli, che hanno in quanto presidio Slow
food un capitolato di produzione sostanzialmente analogo ad un
prodotto biologico, ma potrebbe derivare dalla farina di mais.
Gli antibiotici
costituiscono un grave rischio per la nostra salute perché da un
lato ci portano a selezionare ceppi di batteri resistenti vanificando
così l'effetto curativo di quell'antibiotico dall'altro
indeboliscono al nostra microflora intestinale così fondamentale per
la nostra salute pe ri suoi effetti sinergici sul sistema immunitario, per l'apporto vitaminico (B1. B5. B8. B9, K), per
l'apporto digestivo, per il contrasto alla proliferazione di ceppi
patogeni.
C) gnocchi alla romana,
capitone con le puntarelle, maritozzi con la panna
semolino di frumento con
burro, uovo e pecorino romano,
anguilla con insalata
verde
farina uova e panna
equilibrato perché
contenente nel primo piatto glucidi complessi dal frumento proteine
nobili dalle uova e dal formaggi e grassi saturi dal burro, proteine
e grassi insaturi dall'anguilla, fibra vitamine e sali nelle
puntarelle, grassi saturi nella panna.
ricco di latticini e di
uova indicati per i giovani in quanto alimenti completi
Indicazioni di igiene;
assicurarsi della freschezza dell'anguilla (deve essere viva),
abbattere immediatamente il semolino cotto con burro, uovo e
formaggio dopo aver formato i salami per tagliare i gnocchi poi a
freddo, pulire e lavare accuratamente le puntarelle, assicurasi della freschzza delle uova e della panna.
In caso fosse presente un
celiaco sostituire la farina di frumento con quella di riso e
utilizzare la linea dedicata.
D) Il sovrappeso
costituisce un fattore di rischio per il nostro apparato muscolo
scheletrico, ma soprattutto per il nostro sistema cardiovascolare. Per
difenderci da esso il primo strumento è non oltrepassare con gli
apporti energetici il bilanciamento con le uscite. Dunque il lato
delle uscite, cioè dei fabbisogni energetici è fondamentale. In più
il movimento è importante per l'efficienza di tutto il nostro
organismo a partire di nuovo dall'apparato muscolo scheletrico fino a
quello vascolare, passando per quello digestivo.
Certo al movimento
bisogna aggiungere una dieta equilibrata evitando soprattutto gli
eccessi proteici e gli zuccheri semplici e valorizzando invece
ortaggi, frutta, legumi e cereali integrali alimenti ricchi di fibra
che aiutano oltre il microbiota intestinale anche il controllo
dell'appetito grazie all'effetto di sazietà dato dall'ingombro e
facilitano la digestione evitando la stipsi.
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