Ripasso per la verifica
di recupero del debito del primo periodo.
Le norme di igiene
cui sono tenuti per legge ad attenersi gli OSA (Operatori del
Sistema Alimentare) costituiscono il miglior strumento di prevenzione
dei danni cui possono incorrere i consumatori dei prodotti
Agroalimentari in seguito alle contaminazioni.
Per
danno
intendiamo qualsiasi alterazione, transitoria o permanente,
dell'organismo, di una sua parte o di una sua funzione, cioè la
compromissione del nostro stato di salute (benessere fisico, mentale
e sociale).
Per
evitare i danni dobbiamo individuare i pericoli
ossia gli agenti o le condizioni in grado di provocare un danno.
Gli
agenti possono anche essere definiti contaminanti,
cioè sostanze estranee all'alimento, ma che si ritrovano in esso,
già presenti perché entrati nella fase di produzione agricola (come
fitofarmaci o antibiotici) e si dicono allora endogeni
o perché entrati durante lavorazioni successive e si dicono esogeni
cioè provenienti dall'esterno.
I
contaminanti e dunque i pericoli possono essere di origine biologica
(virus, esseri viventi o loro prodotti – tossine, ammine), chimica
(sostanze contenute in detergenti, disinfettanti, carburanti,
lubrificanti, antiparassitari, inquinanti ambientali – metalli
pesanti) o fisica
(corpi solidi o che emettono radiazioni).
Le
contaminazioni possono avvenire in forma diretta
o indiretta.
Una particolare contaminazione indiretta è quella crociata
in cui attraverso un vettore (operatore, utensile, piano di lavoro)
il contaminante passa da un cibo ad un altro (da uno sporco ad uno
già lavato, da uno crudo ad uno già cotto e dunque risanato).
Ad
ogni pericolo è associato un rischio,
cioè un grado di probabilità
di insorgenza e di gravità
del danno.
Il
rischio va prima valutato e poi gestito, si parla di valutazione
e gestione
del rischio.
Si
deve cioè prima classificarlo e capirne il livello di importanza
relativa e poi stabilire un piano di azioni per tenerlo sotto
controllo.
Le
azioni sono di due tipi: preventive
e correttive.
Le
azioni preventive mirano a evitare che il pericolo possa manifestarsi
e nel loro insieme costituiscono le buone
pratiche
di lavorazione.
Le
azione correttive sono invece quelle che regolano la reazione degli
operatori quando un pericolo si dimostra fuori controllo e dunque in
grado di produrre il danno e possono consistere in eliminazione dei
prodotti, sanificazioni e regolazione dei processi, delle
attrezzature e dei comportamenti degli operatori stessi.
I
piani
di autocontrollo
definiscono l'insieme delle azioni preventive e correttive, i metodi
e gli strumenti di misurazione, le registrazioni necessarie alla
tracciatura delle attività di produzione e alla verifica dei
controlli.
La
metodologia che l'Unione Europea assegna al settore alimentare per la
predisposizione dei piani di autocontrollo è l'HACCP
(Reg.
852/2004).
L'insieme, piuttosto cospicuo, delle norme che
rappresentano la normativa di riferimento e di partenza per ciò che
riguarda
l’igiene della produzione e degli alimenti e i controlli cui devono
essere sottoposti prende il nome di Pacchetto igiene.
Oltre
al già citato Reg 852/2004 merita di essere ricordato il
Reg.178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della
legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la
sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare”.
Entrando
più nello specifico dei pericoli presenti in campo alimentare
possiamo considerare il seguente schema tratto dal “Manuale
di corretta pressi igienica per la ristorazione scolastica” del
Comune di Vicenza:
PERICOLI
BIOLOGICI
•
organismi
superiori (topi, ratti, insetti, uccelli);
•
microorganismi
(batteri patogeni o loro tossine, virus);
•
parassiti.
PERICOLI
CHIMICI
•
sostanze
di origine industriale e ambientale
(PCB,
IPA, diossine, metalli pesanti);
•
sostanze
aggiunte ad uso improprio
(farmaci,
additivi, promotori della crescita);
•
sostanze
tossiche di origine naturale
(micotossine);
•
sostanze
prodotte durante i processi tecnologici
(IPA,
ammine, fritture oli);
•
residui
di pulizia.
PERICOLI
FISICI
•
radionuclidi;
• corpi
estranei (peli, legno, vetri, pezzi d’insetto).
Per
quanto riguarda i pericoli biologici possiamo raggruppare le malattie
che esse provocano in:
INFEZIONI
generate dal proliferare dei m.o. come virosi (norovirus,
rotavirus, virus dell’epatite A e E.) o batteriosi (tifo, colera,
salmonellosi, gastroenteriti da Campylobacter o da Escherichia coli);
INTOSSICAZIONI
provocate dall'ingestione di tossine prodotte dai m.o. (botulismo,
stafilococcosi, micotossicosi, intossicazioni da alghe) o da ammine
biogene (istamina, tiramina, cadaverina);
TOSSINFEZIONE
provocate dalla presenza dell'alimento sia dei m.o. sia delle loro
tossine (tossinfezioni da Bacillus cereus e Clostridium perfringens);
INFESTAZIONI:
provocate da protozoi (ameba, giardia, toxoplasmo) o da metazoi
(tenia, anisakis,
trichinella).
Vediamo
in sintesi le caratteristiche salienti dei più comuni agenti
contaminanti:
Campylobacter
[bastoncino ricurvo, Gram negativo, microaerofilo] molto comune
soprattutto nel latte non pastorizzato e nel pollame, contaminazione
sempre endogena, eliminato con la cottura. Provoca gastroenterite con
dolori e febbre, durata 3-14 giorni
Salmonelle
[bastoncini, Gram negativi, asporigeni, aerobi facoltativi] ne
esistono moltissime specie quelle cosiddette minori provocano la
salmonellosi
gastroenteriti veicolate da vari animali e presenti facilmente nelle
carni, nelle uova, nei latticini, verdure e frutti di mare. Vengono
distrutte dalla pastorizzazione, ma alcune dopo la morte possono
liberare delle tossine termo-resistenti. . Altre specie del genere
salmonella provocano malattie quali il tifo
e il paratifo.
Escherichia
coli
[bastoncini, Gram negativi, asporigeni, aerobi facoltativi] comune
abitante del nostro intestino alcuni ceppi provocano gastroenteriti.
E' batterio fecale, migliore prevenzone è l'igiene. Distrutto a pH <
4,4 e a 71°C per 5'.
Stafilococco
aureo [cocco,
Gram positivo, anaerobio facoltativo] provoca mal di test, vomito,
diarrea violenta. La fonte principale di infezione è l'uomo
(affezioni respiratorie, ferite, portatori sani), ma si ritrova anche
nei cibi proteici poco acidi (carne, pesce, latte, uova), Batterio
inattivato a 60°c, tossina resiste a 100°C per 60'.
Clostridio
botulino
[bastoncino, Gram positivo, anaerobio stretto] produce una tossina
velenosissima che porta a nausea, vomito, diarrea, disturbi visivi e
di deglutizione e di parola, paralisi della muscolatura respiratoria
e del cuore. Molto a rischio conserve e semiconserve con pH > 4,5
soprattutto sotto olio, esposte a temperature > 10°C. Tossina si
inattiva a 80°C per 15'.
Misura
preventiva fondamentale è l0elimnazione delle scatole bombate (dal
gas prodotto dal batterio) o con odore di rancido e rammollimento del
prodotto.
Listeria
[bastoncino, Gram positivo, anaerobio facoltativo, psicrotrofo,
alofilo] provoca febbre, cefalea, nausea, vomito soprattutto in
persone sensibili (anziani, gestanti, immunodepressi), presente nel
latte crudo, formaggi freschi, carni e pesci poco cotte o affumicate,
ortaggi. Necessario trattamento termico di pastorizzazione ad alte
temperature
Bacillo
cereo
[bastoncino, Gram positivo, sporigeno] produce tossine emetiche e
diarroiche. La tossina emetica si ritrova in alimenti amidacei
(patate, riso) sottoposti a ripetuti riscaldamenti e raffreddamenti
inadeguati resiste a 125°C per oltre 90'. La tossina diarroica è
termolabile (20 minuti di cottura) e si trova in vari alimenti
soprattutto vegetali.
Ameba
[protozoo]
provoca dissenteria, si ritrova nelle acque in particolare nei paesi
tropicali.
Giardia
[protozoo]
provoca gastroenteriti dolorose, astenia e anemia. Presente in acque
e alimenti nei paesi tropicali.
Toxoplasmo
[protozoo]
presente in verdure e carni crude, pericoloso per le gestantie in
particolare per il feto.
Tenia
[verme
piatto]
veicolato
dalle carni suine e bovine crude e non surgelate, provoca la
malkattia detta verme solitario caratterizzata da debolezza e
dimagrimento per la sottrazione da parte del parassita di alimenti e
in particolare di vitamine.
Trichinella
[verme
cilindrico]
veicolata
da carni suine e selvaggina, provoca nausea vomito diarre (fase di
invasione intestinale) poi febbre edema oculare debolezza (fase di
invasione muscolare) infine tossiemia e miocarditi (fase di
incistamento muscolare), Si previene con la cottura.
Anisakis
[verme
cilindrico, nematode] passa dalle alghe ai crostacei al pesce e da
questo all'uomo. Provoca problemi intestinali fino all'ulcera e
reazioni allergiche. Prevenzione con rapido evisceramento, cottura o
surgelazione.
Letto e preso appunti
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