CLASSIFICAZIONE DEGLI ORTAGGI
Gli ortaggi fanno parte
dei prodotti di origine vegetale e devono il loro nome al tipo di
coltivazione con cui vengono tradizionalmente prodotti, ma va subito
notato che oggi si parla anche di colture orticole in pieno campo per
cui il tipo di coltivazione è in questo caso quello tipico delle
colture erbacee (come cereali, semi oleosi e foraggere).
Di seguito viene
presentato uno schema di tutti i prodotti di origine vegetale, va
sottolineato che come tutte le schematizzazioni essa offre comunque
una visione parziale della questione:
I criteri con cui possono
essere classificati gli ortaggi sono molteplici quelli più
significativi, ai nostri fini, sono:
- caratteri botanici;
- organo della pianta utilizzato come alimento o condimento;
- esigenze termiche o termoclassificazione;
- durata del ciclo vitale;
- tecniche di coltivazione.
Per quanto riguarda i
caratteri botanici le piante vengono raggruppate secondo la
loro affinità o comunanza di strutture, caratteri anatomici,
genetici e d evolutivi. Si sono a tal fine creati dei raggruppamenti
di diverso rango tassonomico.
Normalmente si guarda
alle famiglie, ai generi, alle specie, alle varietà botaniche e alle
cultivar.
Le conoscenze botaniche
aiutano a memorizzare tutti gli altri parametri che sono sempre
piuttosto strettamente correlati.
Esempio di classificazione botanica per
il Melone o Popone (tratto da Bianco, Pimpini, Orticoltura, Ed.
Patron 1990):
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Angiosperme
Classe: Dicotyledones
Sottoclasse: Metachlamydae
Ordine: Cucurbitales
Famiglia: Cucurbitaceae
Tribù: Melothrieae
Sottotribù: Melothriinae
Genere: Cucumis L.
Specie: melo L.
Varietà botanica: inodorus Naud.
Cultivar: Honey Dew
Noi per semplicità e chiarezza faremo
riferimento a questi raggruppamenti (famiglie):
Liliacee: aglio, asparago,
cipolla, porro
Poacee: mais dolce
Apiacee:carota, finocchio,
prezzemolo, sedano, sedano-rapa, pastinaca, prezzemolo, aneto,
coriandolo, cumino
Asteracee: carciofo, cardo,
cicoria, indivia, lattuga, radicchio, scarola, scorzobianca,
scorzonera
Brassicacee: cavolfiore,
broccolo, cavoletto di Bruxelles, cav. cappuccio, cav. cinese, cav.
verza, cime di rapa, crescioni, navone, rafano, rapa, ravanello,
rucola
Capparidacee: cappero
Chenopodiacee: bietola da costa,
bietola da orto, spinacio
Convolvacee: Batata
Cucurbitacee: cetriolo,
cocomero, melone, zucca, zucchina, carosello, lagenaria, secchio
Fabacee: fagiolo e fagiolino,
fagiolo dall’occhio, fava, pisello, cecio, cicerchia, lupino
Iridacee: zafferano
Lamiacee: basilico, menta
Rosacee: fragola
Solanacee: melanzana, peperone,
pomodoro, patata
Valerianacee: valerianella
Per quanto riguarda l'organo della
pianta utilizzato si potrebbero
distinguere bulbi, fiori, foglie o parti di esse, frutti maturi,
frutti immaturi, frutti secchi, falsi frutti, fusti, infiorescenze,
radici, semi freschi e tuberi.
Anche in questo
caso semplificando il tutto vi propongo questi gruppi:
Da bulbo: aglio, cipolla, porro,
scalogno;
Da frutto: cetriolo,melanzana,
zucchina, fagiolino, peperone, cappero, mais dolce, melone, anguria,
zucche, finocchio, cumino, aneto, coriandolo, fragola;
Da fiore: broccolo, carciofo,
cavolfiore, bocciolo di cappero, fiore maschile di zucchino,
carciofo, cime di rapa, senape;
Da foglia: basilico, bietole o coste,
cavoli, cicorie, lattughe, indivia, finocchio, maggiorana, menta,
origano, prezzemolo, rabarbaro, radicchio, rosmarino, salvia,
scarola, sedano;
Da fusto: asparago, cicoria, cavolo
rapa;
Da radice; batata, bietola da orto,
carota, cerfoglio, cicoria, navone, pastinaca, rafano, rapa,
ravanello, rutabaga, scorzobianca, scorzonera, sedano rapa;
Da tubero: patata, topinambur;
Semi freschi: fagioli, fave, piselli,
ceci, cicerchie, lupini.
Per la termoclassificazione
bisogna innanzitutto distinguere tra:
- specie della stagione fredda (i primi 3 gruppi ABC) che tollerano il gelo, hanno radici superficiali, semi che germinano a basse temperature e prodotti che si conservano a basse temperature;
- specie della stagione calda (glu ultimi 2 gruppo DE) suscettibili al gelo, con semi che germinano a temperature elevate, radici profonde e prodotti che si conservano tra i 10 e i 15°C;
- specie poliennali.
Gruppo A
leggermente tolleranti il gelo: spinacio, cappuccio e verza,
broccolo, cavoletto, cavolo da foglia, rapa, ravanello, pastinaca,
bietola da orto;
Gruppo B
tolleranti il gelo lontano dalla maturazione: cavolfiore, patata,
sedano, carota, senape, carciofo, lattuga, indivia, scarola, bietola
da coste;
Gruppo C
tolleranti il gelo: cipolla, aglio, pisello
Gruppo D si
adattano a T° tra 18 2e 29°C: mais dolce, peprone, zucchino,
fagiolino, cetriolo, melone, pomodoro;
Gruppo E
preferiscono temperature > 21°C: anguria, melanzana, batata,
peperoncini
Specie poliennali:
asparago, carciofo, rabarbaro.
Questo
ovviamente influisce sulle epoche di coltivazione, nel nord Italia
sono principalmente:
primaverili:
aglio, cipolle, piselli
estivi:
cetrioli, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, patate, cocomeri,
meloni, carote
autunnali:
fagioli, finocchi, zucche, zafferano, rafano, porri
invernali:
cavoli, radicchi, lattughe
Molti
però sono produttivi anche a cavallo di più stagioni.
Riguardo
alla durata del ciclo vitale
la maggioranza delle specie è annuale, ma non mancano le biennali
(ad esempio: bietole, carota, cavolfiore, cavoli, cipolla, finocchio,
prezzemolo, rapa) e poliennali (ad esempio: asparagio, cardo,
carciofo, rabarbaro, menta, salvia, rosmarino).
Infine
tra le tecniche di coltivazione
possiamo annoverare:
coltivazione orticola
coltivazione on pieno campo
coltivazione in serra (molto usata
soprattutto per la produzione di piantine da trapianto)
A questo dobbiamo poi
aggiungere le erbe spontanee che vengono semplicemente raccolte (ma è
necessario avere un patentino per poterlo fare professionalmente) ed
i funghi, che non appartengono al regno vegetale, ma vengono
generalmente commercializzati attraverso gli stessi canali sia quelli
coltivati sia quelli spontanei.
Farebbero invece parte
del mondo vegetale, ma si trovano di norma nelle pescherie o di
recente nei negozi e nei reparti di cibo etnico per prodotti
essiccati a lunga conservazione, le alghe.
Sia le alghe sia i funghi sono anche
utilizzati frequentemente come integratori alimentari.
Nessun commento:
Posta un commento