OLIO DI OLIVA
L’olio
di oliva è ricavato dalla drupa, il frutto dell’olivo
(Olea europea) una pianta arborea molto longeva, che si sviluppa fino
a 20 metri di altezza ed in grado di riprodursi attraverso i polloni
radicali.
La
raccolta, che rappresenta il maggior costo di fabbricazione,
si effettua a mano, ricorrendo al massimo all’ausilio di macchine
scuotitrici.
Il
processo di estrazione ha luogo presso impianti appositi detti
oleifici.
In
Italia esistono circa 180 milioni di olivi per una superficie di
oltre 2 milioni di ettari con una produzione annua di quasi 3 milioni
di tonnellate di olive pari a circa 1/3 della produzione mondiale.
L'OLIVA
Botanicamente è
una drupa del peso di 1-5 gr, costituita da buccia (epicarpo)
1,5-3,5%, polpa (mesocarpo) 70-80%, nocciolo (endocarpo) 15-25% e
dalla mandorla (seme) 2,5-4%.
Chimicamente
è composta da:
(da
G. Sicheri, Industrie Agrarie, Ed. Hoepli, 1991)
LA FORMAZIONE DELL'OLIO NELL'OLIVA
L’olio
si forma a partire dall’invaiatura; la buccia dell’oliva
assume diverse colorazioni dal verde al giallo, al rosso vinoso fino
al viola scuro quasi nero.
Quando
la buccia ha colore rosso vinoso inizia incremento olio e calo di
zuccheri, mannite, acqua, acidi e sostanze azotate.
Fase
d’inolizione da fine ottobre a novembre.
L'olio
a questo punto si trova finemente disperso nei tessuti della drupa.
LAVORAZIONE
L’oleificio
moderno è costituito da un unico macchinario che lavora in
continuo ed esegue tutte le lavorazione svolte un tempo da singole
macchine: lavatura e mondatura, spolpatura, frantumazione,
gramolatura, frangitura, pressatura (deoliazione).
La
rettificazione si esegue:
- con metodi fisici per migliorare gli oli: depurazione; demucillaginazione.
- con metodi chimici per rendere commestibili oli lampanti, sanse e morchie: disacidificazione con acali ( NaOH) 70°C, centrifugazione, lavaggio 80-90°C o per distillazione sotto vuoto spinto o uso solventi (esano, acetone, metanolo, etc); decolorazione; deodorazione; demargarinizzazione
I
sottoprodotti sono:
- sanse: residui solidi (noccioli, buccie, parti di polpa) di spremitura(30-50% peso olive), bisolfitoNA, CaSO4+distillazione + rettifica;
- acqua di vegetazione un tempo recuperato per fermentazione e irrncidento nell’inferno oggi scartato (40-50% dell’olio mosto);
- morchie depositi di chiarificazione composti organci fermentescibili => olio =< saponi.
L'OLIO
Classificazione:
extravergine d’oliva: gusto assolutamente perfetto acidità
max 1g/100g
vergine
d’oliva: gusto perfetto acidità max 2g/100g
d’oliva:
miscelazione di oli vergine e raffinati acidità max 1,5g/100g
di
sansa d’oliva: miscelazione di oli vergine e raffinati acidità
max 1,5g/100g
Composizione
chimica: lipidi 99%, sostanze insaponificabili 0,6-1,5%, acqua max
0,5%
Lipidi:
trioleina 70-85%, tripalmitina 10-18%, trilinoleina 7-12%,
tristearina 1-3% altri trigliceridi 2% (acidi arachico,
eicosenoico, behenico)
E’
l’unico olio non raffinato impiegato per la preparazione di
prodotti dietetici in virtù delle “modalità di ottenimento, dei
particolari caratteri organolettici, della composizione acida e
tocoferolica” e per i “rapporti tra acidi grssi
saturi/monoinsaturi e saturi/poliinsaturi, tocoferoli/acidi
polinsaturi” (Lex 35 25/01/68).
Il
consumo massimo consigliato è attorno ai 40-60 gr/die con apporto
calorico di 400-600 Kcal.
Il
punto di fumo elevato (intorno a 210°C) ne suggerisce la possibilità
di utilizzo per la frittura, anche se il consumo a crudo resta dal
punto di vista nutrizionale il più consigliato.
ASPETTI NUTRIZIONALI
E' sicuramente uno dei
migliori grassi di condimento esistenti tanto che la sua presenza
nella dieta mediterranea ne è uno dei punti di forza nutrizionale.
La
composizione dell’olio di oliva è molto simile a quella del grasso
e del latte umano in particolare per l’alto contenuto di acido
oleico.
L’olio
di oliva è anche il più digeribile tra gli oli vegetali (20% in +
rispetto girasole, 23%, 75%, 277% in + rispetto arachidi, sesamo e
mais) grazie alla facile emulsionabilità con i succhi gastrici.
Non
è troppo ricco di acido linoleico precursore degli ω6 e
consumatore di vitamina E.
Presenta
un elevato contenuto di vit A ed E che ne fanno consigliare il
consumo a crudo.
Ulteriore
elemento di pregio la bassa produzione di perossidi e polimeri
durante l'esposizione alle alte temperature ossia in cottura.
Considerando che l'olio extravergine di oliva sia quello di miglior qualità , qual è l'olio di minor qualità tra quelli di oliva nominati ?(Alessandra)
RispondiEliminaIn ordine di qualità decrescente abbiamo l'olio vergine di oliva e l'olio di oliva e in fondo a tutto quello di sansa di oliva che appunto è riestratto dalle scorie di spremitura con metodi chimici
RispondiElimina