Il Prof. Franco Berrino,
celebre oncologo e alimentarista, nel suo libro “Il cibo dell'uomo”
scrive:
“I popoli della terra
hanno sempre saputo, da quando gli dei hanno loro insegnato a
coltivare i campi, che i cereali con i legumi e occasionalmente altri
semi, sono l'alimento dell'uomo.”
e “I cereali, purché
mangiati nella loro integralità, associati ai legumi, a una certa
quota di semi oleosi, di verdure e occasionalmente a cibo animale,
offrono una perfetta combinazione alimentare”
Noi abbiamo visto
studiando i cereali, che sono i carboidrati contenuti nei cereali a
fornirci l'energia di cui abbiamo bisogno e che si tratta di una
energia pulita. Infatti abbiamo anche visto che il processo
ossidativo del glucosio (monomero che costituisce l'amido il glucide
complesso che rappresenta la stragrande maggioranza dei carboidrati
nei cereali e in realtà in generale nel mondo vegetale), porta alla
demolizione completa di tale zucchero con la produzione oltre che di
energia di sottoprodotti innocui e facilmente smaltibili cioè
anidride carbonica e acqua, in estrema sintesi:
C6H12O6
+ 6 O2 +26 ADP ===> 6 CO2 + 6 H2O
+ 26 ATP
In questo modo i
carboidrati assolvono anche la seconda funzione nutrizionale quella
protettiva, evitando l'instaurarsi di vie cataboliche con produzione
di scarti tossici, come succede se l'energia deriva dall'ossidazione
dei lipidi o dei protidi, mentre la presenza di zuccheri differenti,
ma sempre derivanti da quelli assunti attraverso l'alimentazione, in
vari composti come lo stesso ADP/ATP, le glicoproteine o il DNA porta
all'assolvimento da parte dei glucidi anche della funzione
strutturale.
Ma torniamo ai prodotti
dei campi nella visione di Berrino, dopo i cereali il secondo
alimento fondamentale per l'uomo sono i legumi e poi altri semi
oleosi e verdure e solo come complemento i prodotti di origine
animale.
Chiariamo innanzitutto
che i legumi fanno parte delle verdure, o per usare un termine più
preciso degli ortaggi, mentre tra i semi oleosi possiamo annoverare
semi di colture oleaginose (da cui oggi ricaviamo oli vegetali), ma
anche la frutta secca.
Perché i legumi sono
così importanti nella nostra alimentazione? Abbiamo visto che i
cereali, in particolare quelli propriamente detti che appartengono
alla famiglia botanica delle graminacee, ossia in particolare
frumento, riso, mais, orzo, segale, avena, miglio, se raffinati
contengono a livello proteico soltanto glutine, ma anche se integrali
contengono una proteina di basso valore biologico, sono poveri
soprattutto di un aminoacido essenziale la lisina. I legumi, anche
essi ricchi di glucidi, sono molto ricchi anche di protidi e con un
valore biologico maggiore. Ciò che impedisce alla loro proteina di
essere di elevato valore biologico è la mancanza di aminoacidi
solforati (cistina e metionina). Ebbene, poiché invece tali
aminoacidi abbondano nei cereali, la combinazione di cereali e legumi
permette di sfruttare la complementarietà proteica cioè di
raggiungere sommando le proteine dei due alimenti una proteina di
alto valore biologico, completa di tutti gli aminoacidi essenziali.
Per quanto riguarda i
semi oleosi vedremo nel proseguo dei nostri studi che sono una fonte
importante di grassi essenziali.
L'argomento di cui però
vogliamo trattare oggi sono gli ortaggi, che come abbiamo visto
costituiscono la terza componente fondamentale della nostra dieta.
Cerchiamo allora, prima
di entrare nelle prossime lezioni nello specifico dei singoli gruppi
e poi delle singole specie e in alcuni casi delle singole varietà di
ortaggi, di vedere che cosa apportano alla nostra dieta gli ortaggi.
Innanzitutto tutti gli
ortaggi sono ricchi di micronutrienti - i nutrienti fondamentali, ma
non energetici - e di entrambe le categorie ossia sia di sali
minerali sia di vitamine.
I sali minerali hanno sia
funzione strutturale
(in particolare entrano ad esempio nella struttura delle ossa), sia
funzione regolatrice (entrando nella costituzione degli enzimi), sia
funzione di protezione (in particolare ad esempio per quanto riguarda
il sistema vascolare).
Le
vitamine sono imprescindibili sia per la loro azione regolatrice
(diverse vitamine del complesso B sono ad esempio parte degli enzimi
che permettono lo svolgimento dei processi ossidativi che abbiamo
incominciato a studiare per quanto riguarda i glucidi) sia per quella
protettrice (dall'azione antiossidante di vitamina C ed E alla
protezione della vista della vitamina A al sangue vitamina K e così
via).
Inoltre gli ortaggi sono
ricchi di fibra, sostanza molto importante (di cui abbiamo parlato,
trattando i cereali integrali) per le sue molteplici funzioni da
quella di nutrire la microflora intestinale - che a sua volta ci
garantisce l'efficienza del sistema immunitario, la produzione di
alcune vitamine, la protezione dalla proliferazione di microrganismi
patogeni, la collaborazione nella digestione di alcune sostanze – a
quella di regolare il senso di sazietà riempiendo l'intestino di
materiale non digeribile e dunque non calorico fino all'agevolazione
dello svuotamento dell'intestino stesso regolando dunque la stipsi.
Ancora gli ortaggi sono
nel loro complesso molto ricchi di molecole bioattive (sostanze che
studieremo più avanti), che non sono di per sé essenziali al
funzionamento del nostro organismo, ma sono importantissime per la
nostra salute perché assolvono a tutta una serie di funzioni di
protezione quali quelle antiossidanti,
vasoprotettrici, antitumorali, antimicrobiche, di detossificazione,
pro-immunitarie, antinfiammatorie.
Purtroppo tra le molecole
bioattive presenti in taluni ortaggi sono presenti anche delle
molecole ad azione negative si tratta di molecole anti-nutrizionali o
di vere e proprie tossine. Per fortuna tali sostanze possono in gran
parte essere eliminate con semplici trattamenti quali ammolli e
lavaggi o cottura.
Dobbiamo però ancora
aggiungere l'importante l'apporto idrico contenuto negli ortaggi
funzionale sia all'idratazione stessa dell'organismo sia a
contribuire al senso di sazietà.
Infine la maggior parte
degli ortaggi sono poveri di calorie e questo costituisce un
vantaggio in un epoca in cui l'apporto calorico eccessivo costituisce
uno dei rischi alimentari più calzanti. Fanno eccezione i tuberi
(che non a caso abbiamo trattato insieme ai cereali) e i legumi, come
abbiamo precedentemente accennato.
C'è ancora da aggiungere
per completare il quadro che una categoria particolare di ortaggi, le
verdure a foglia verde, sono ricchi di grassi polinsaturi della serie
omega 3, dall'importante funzione strutturale nei trigliceridi di
membrana e protettiva per la loro azione anti-infiammatoria (che
vedremo più in dettaglio più avanti).
Possiamo già anticipare
che quanto detto per gli ortaggi vale in larga misura anche per la
frutta (qual è la differenza tra le due categorie?) e lo schema
complessivo è quello sovrastante.
Siete tutti invitati a segnalare con un commento l'avvenuta lettura della lezione inserendo anche eventuali osservazioni o domande e la vostra risposta alla domanda finale.
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