mercoledì 15 aprile 2020
20200415_Classi quarte
LA DIGESTIONE DEI LIPIDI
La digestione inizia quando i lipidi raggiungono l'intestino tenue dove la loro presenza attiva la colecistochinina ormone secreto da duodeno e digiuno che stimola la secrezione di:
- sali biliari e dei fosfolipidi biliari,
- lipasi pancreatiche e insulina,
e induce inoltre il senso di sazietà grazie alla rete neuronale peri-intestinale.
Le categorie di enzimi implicate nella digestione dei lipidi sono:
lipasi, colipasi, fosfolipasi A2, lisofosfolipasi, diesterasi, colesterol-esterasi.
L'assorbimento segue vie differenti:
- glicerolo e catene fino a 10 C assorbiti dai villi vanno direttamente nel sangue
- i sali biliari riassorbiti nelle cellule ileali e tornano al fegato,
- acili con catene > 10 C riversati nel sistema linfatico.
Gli acili con numero di carboni maggiori di dieci vengono preventivamente esterificati risintettizzando dei trigliceridi che vengono inglobati in micelle (chilomicroni) costituite anche da fosfolipidi, colesterolo e proteine (di sintesi intestinale) e attraverso sistema linfatico arrivano comunque alla fine nel sangue.
Siliprandi, Siliprandi. Biochimica metabolica, Editrice Libreria Cortina
lunedì 6 aprile 2020
20200406_Classi quarte
LIPIDI
Principali lipidi alimentari per l’uomo:
trigliceridi, fosfolipidi
Lipidi nell’organismo
Acidi saturi insaturi (mono e poli), cis e trans, Ω-3 e Ω-6
Essenziali o Vitamina F: A. cis-linoleico (LA) ω-6, A. α- linolenico (ALA) ω-3, A. arachidonico ω-6
ω-6 / ω-3 rapporto corretto : 2 / 1. Dieta occidentale: 20 /1
Rapporto scorretto: scorretto rapporto tra prostaglandine e (ω-3=>PG3, ω-6 PG1&2) induzione stati infiammatori.
Colesterolo: buono (HDL) e cattivo (LDL)
prostaglandine (serie 1 e 3 antinfiammatorie, 2 infiammatoria)
Le 3 tabelle sovrastanti sono tratte da: Michela Trevisan, Liberi da allergie e intolleranze, Ed. Terra Nuova
Sterani, steroli, steridi, steroidi
Gli sterani sono idrocarburi policiclici caratterizzati da 4 anelli aromatici. Il capostipite degli sterani è il ciclopentanoperidrofenantrene.
Da Siliprandi, Siliprandi, Biochimica strutturale, Ed. Libreria Cortina
Dagli sterani derivano gli steroli che aggiungono uno o più gruppi alcolici.
Il più interessante sterolo dal punto di vista biologico è il colesterolo.
Da Siliprandi, Siliprandi, Biochimica strutturale, Ed. Libreria Cortina
Gli steroli per esterificazione tra un gruppo alcolico e un acido grasso formano gli steridi.
Gli steridi formano dei composti più complessi che prendono il nome di steroidi vengono classificati come lipidi e dal punto di vista fisiologico sono ormoni sessuali o corticosurrenali.
Colesterolo
Come tutti gli steroli il colesterolo tende a esterificare un acido grasso e in questa forma lo troviamo nel sangue.
Dal colesterolo non esterificato si ottengono i prodotti più rilevanti, sotto l'aspetto quantitativo della trasformazione del colesterolo, che sono i sali biliari. Inoltre il colesterolo stabilizza le membrane cellulari, rende possibile la moltiplicazione cellulare, è precursore della vitamina D e degli ormoni steroidei (aldostrone, cortisolo, testosterone, estradiolo, etc).
Nel sistema sanguigno è legato a lipoproteine a bassa densità (LDL), per il trasporto ed il deposito, e ad alta densità (HDL) per la rimozione. Grassi saturi e trans rendono colesterolo rigido ed LDL resta in circolo, grassi poli-insaturi cis lo rendono morbido ed è più facile anche rimozione ad opera HDL.
Il colesterolo che resta in circolo LDL provoca problemi cardiovascolari (si deposita nelle arterie sotto forma di placche - aterosclerosi – che ostruiscono il lume e possono portare ad ictus e infarti) ed è detto cattivo, per converso HDL ripulisce arterie ed è detto buono.
Il colesterolo nel nostro organismo è prevalentemente endogeno (prodotto dal fegato) gli apporti esogeni (da grassi animali) possono però contribuire ad aggravare situazione di squilibrio tra le forme a bassa ed alta densità.
I fitosteroli, contenuti nei vegetali, sono invece positivi perché spostano l'equilibrio a favore delle HDL.
giovedì 2 aprile 2020
20200403_Classe terza
FRUTTA
Il
frutto è dal punto di vista botanico il prodotto di trasformazione
del fiore ed ha lo scopo di proteggere i semi. Tra i frutti in senso
alimentare si annoverano frutti secchi, carnosi e falsi frutti.
La
caratteristica della frutta è la ricchezza in acqua, zuccheri,
fibre, sali minerali, vitamine e molecole bioattive che le
conferiscono un elevato valore nutrizionale. I fitocomposti la
rendono inoltre variamente colorata e profumata.
La
maggior parte delle specie di frutta derivano da piante arboree, a
parte poche eccezioni che derivano da piante erbacee, ma vengono
classificati come frutta in virtù del tenore zuccherino e del
conseguente utilizzo gastronomico.
CLASSIFICAZIONE
DELLA FRUTTA
Frutta
secca e Frutta fresca.
Acidulo-zuccherina:
mela, pera, pesca, susina, albicocca ciliegia, uva, melagrana,
nespola, fragola, gelso, piccoli frutti,
Acidula:
agrumi, kiwi,ananas
Zuccherina:
fico, cachi, cocomero, melone, fico d’india, banana, papaia, mango,
dattero, litchi
Amidacea:
castagna
Oleosa:
noce, nocciola, mandorla, pinolo, pistacchio, arachide, pecan,
anacardio, avocado, cocco
Piccoli
frutti: lampone, mirtillo, mora, ribes, uva spina
Agrumi:
arancia, limone, mandarino,clementina, pompelmo, cedro, lime, kumquat
Frutti
dimenticati: amarena, azzeruolo, biricoccolo, corniolo, melo cotogno,
pero cotogno, giuggiolo, nespolo europeo, pado, pero volpino, sorbo,
sambuco
CONSERVAZIONE
Consumo
fresco
Atmosfera
controllata: (O2%, CO2%, T°C, giorni)
- castagna (3, 10, 0, 150),
- ciliegia (5, 10, 0, 40),
- mela (3, 0/5, 0/4, 180/250),
- pera (3/5, 1/10, 5/6, 200/250)
Trasformati:
- Succhi
- Marmellate
- Sciroppati
CONSERVE
e SEMICOSERVE
- CONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + trattamento termico (o altro trattamento) in grado di inattivare enzimi e uccidere m.o.
- SEMICONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + pastorizzazione + modalità idonee di conservazione (T, atmosfera controllata, ….)
MARMELLATE
- Marmellate: da purea di frutta
- Confettura: anche con frutta a pezzi
- Gelatine: da succhi limpidi
Tenore
finale di zucchero fino al 65%
La
cottura ammorbidisce i tessuti, provoca assorbimento intimo dello
zucchero, rimuove anidride solforosa, converte saccarosio (max 30-40%
di zucchero totale o cristallizza) in zucchero invertito.
A
fine cottura si aggiunge pectina, acido citrico o tartarico.
Residuo
ottico dipende da zucchero: quanto più alto più è basso pH e
minore dose di pectina.
mercoledì 1 aprile 2020
20200401_classe prima
LIPIDI
Le principali funzioni dei lipidi nel nostro organismo sono:
I lipidi possono essere sintetizzati de novo a partire da carboidrati e proteine, esistono però dei grassi essenziali (PUFA) che dobbiamo assumere con la dieta.
FABBISOGNI
Il nostro organismo necessita di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi e tra questi in particolare di ω-3 ed ω-6.
Tutto nelle giuste proporzioni. Sempre da evitare invece i grassi trans (allergie, ipercolesterolemie, tumori).
Fonti di grassi saturi sono: carne, latte e derivati, uovo, olio palma e cocco.
Fonti di mono insaturi: olio di oliva (e relativamente carne bianca e di maiale e latte e derivati di capra).
Fonti di ω-3: pesce (azzurro), frutta secca, vegetali a foglia verde, olio di lino.
Fonti di ω-6: oli vegetali .
Fonti grassi trans: margarine, oli vegetali (NB: alte temperature).
Il fabbisogno lipidico complessivo è assicurato quando grassi apportano 20-35% dell’apporto calorico complessivo.
2/3 di origine vegetale (insaturi)
1/3 di origine animali (saturi)
Altro limite importante, in particiolare pe rle persone che hanno un metabolismo critico a livello di colesterolo endogeno (rapporto tra LDL e HDL alto) la quantità di colesterolo esogeno, cioè proveniente dalla dieta:
max 300 mg / die di colesterolo
Le principali funzioni dei lipidi nel nostro organismo sono:
- Strutturale (trigliceridi di membrana, lipoproteine, ormoni)
- Riserva energetica di lungo periodo(negli adipociti) e dunque
- Energetica
I lipidi possono essere sintetizzati de novo a partire da carboidrati e proteine, esistono però dei grassi essenziali (PUFA) che dobbiamo assumere con la dieta.
FABBISOGNI
Il nostro organismo necessita di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi e tra questi in particolare di ω-3 ed ω-6.
Tutto nelle giuste proporzioni. Sempre da evitare invece i grassi trans (allergie, ipercolesterolemie, tumori).
Fonti di grassi saturi sono: carne, latte e derivati, uovo, olio palma e cocco.
Fonti di mono insaturi: olio di oliva (e relativamente carne bianca e di maiale e latte e derivati di capra).
Fonti di ω-3: pesce (azzurro), frutta secca, vegetali a foglia verde, olio di lino.
Fonti di ω-6: oli vegetali .
Fonti grassi trans: margarine, oli vegetali (NB: alte temperature).
Il fabbisogno lipidico complessivo è assicurato quando grassi apportano 20-35% dell’apporto calorico complessivo.
2/3 di origine vegetale (insaturi)
1/3 di origine animali (saturi)
Altro limite importante, in particiolare pe rle persone che hanno un metabolismo critico a livello di colesterolo endogeno (rapporto tra LDL e HDL alto) la quantità di colesterolo esogeno, cioè proveniente dalla dieta:
max 300 mg / die di colesterolo
lunedì 30 marzo 2020
20200330_Classe prima
STERANI,
STEROLI, STERIDI, STEROIDI
Gli sterani sono idrocarburi policiclici caratterizzti da 4 anelli aromatici (3 a 6 atomi e 1 a 5 atomi di carbonio). Il capostipite degli sterani è il ciclopentanoperidrofenantrene
Dagli
sterani derivano gli steroli che aggiungono uno o più gruppi
alcolici.
Il
più interessante sterolo dal punto di vista biologico è il
colesterolo.
Gli
steridi formano dei composti più complessi che prendono il nome di
steroidi vengono classificati come lipidi e dal punto di vista
fisiologico sono ormoni sessuali o corticosurrenali.
IL
COLESTEROLO
Come
tutti gli steroli il colesterolo tende a esterificare un acido grasso
e in questa forma lo troviamo nel sangue.
Dal
colesterolo non esterificato si ottengono i prodotti più rilevanti,
sotto l'aspetto quantitativo della trasformazione del colesterolo,
che sono i sali biliari. Inoltre
il colesterolo stabilizza le membrane cellulari, rende possibile la
moltiplicazione cellulare,
è precursore della vitamina D e degli ormoni steroidei (aldosterone,
cortisolo, testosterone, estradiolo, etc).
Nel
sistema sanguigno è legato a lipoproteine a bassa densità (LDL),
per il trasporto ed il deposito, e ad alta densità (HDL) per la
rimozione. Grassi saturi e trans rendono colesterolo rigido ed LDL
resta in circolo, grassi poli-insaturi cis lo rendono morbido ed è
più facile anche rimozione ad opera HDL.
Il
colesterolo che resta in circolo LDL provoca problemi cardiovascolari
(si deposita nelle arterie sotto forma di placche - aterosclerosi –
che ostruiscono il lume e possono portare ad ictus e infarti) ed è
detto cattivo, per converso HDL ripulisce arterie ed è detto buono.
Il
colesterolo nel nostro organismo è prevalentemente endogeno
(prodotto dal fegato) gli apporti esogeni (da grassi animali) possono
però contribuire ad aggravare situazione di squilibrio tra le forme
a bassa ed alta densità.
I
fitosteroli, contenuti nei vegetali, sono invece positivi perchè
spostano l'equilibrio a favore delle HDL.
domenica 29 marzo 2020
20200330_Classi quarte
STRUTTURA DEI LIPIDI
I
lipidi vengono anche definiti grassi, sono composti
ternari (costituiti cioè oltre che dal carbonio da idrogeno e
ossigeno) e il loro elemento caratteristico è la presenza di un
gruppo carbossile (COOH) che va generalmente a
chiudere una catena idrocarburica (radicale alchilico) parliamo in
questo caso di acidi grassi.
Per
essere precisi fino a catene di 3 atomi di carbonio (acido metanoico
o formico HCOOH, acido etanoico o acetico CH3COOH, acido
propanoico CH3CH2COOH) si deve parlare
semplicemente di acidi senza l'attributo “grassi”.
Esistono
poi anche degli acidi bicarbossilici (con 2 gruppi COOH) ad esempio
l'acido ossalico (COOH-COOH), degli ossiacidi (COOH + OH) e dei
chetoacidi (COOH +CO), esempi di composti queste categorie che
conosciamo in quanto intermedi della glicolisi sono rispettivamente
l'acido lattico (CH3-CHOH-COOH) e l'acido piruvico
(CH3-CO-COOH).
Tutti
questi però non sono classificati tra i grassi, ma tra gli acidi
avendo come si diceva poc'anzi solo 3 atomi di carbonio.
Gli
acidi grassi si suddividono in saturi e insaturi.
Si
dicono saturi quando nella catena carboniosa non vi sono doppi
legami (ossia il radicale alchilico è di fatto un alcano),
insaturi quando invece essi sono presenti (ossia il radicale
alchilico è di fatto un alchene o un alchino).
Ricordiamo
che il carbonio ha valenza 4 pertanto in presenza di legami semplici
un atomo all'interno della catena carboniosa satura le sue valenze
con 2 atomi di idrogeno, mente in presenza di coppi legami può
legarne solo 2 e con tripli legami nessuno.
I
principali acidi grassi importanti per il nostro organismo hanno
catene di lunghezza compresa tra C4 e C19.
Tutti
questi acidi grassi, insieme a composti più complessi come gliceridi
e steridi rientrano anche nella categoria dei lipidi
semplici, mentre i lipidi che hanno anche componenti non
lipidiche - come fosforo, zuccheri, proteine – vengono
definiti lipidi complessi.
Tra
i lipidi semplici troviamo gli esteri grassi o gliceridi,
composti essenziali nel nostro organismo in quanto entrano nella
struttura delle membrane cellulare e rappresentano anche di gran
lunga la forma prevalente di lipidi che troviamo nei nostri alimenti.
Ad
essi, sia dal punto di vista strutturale sia metabolico dedicheremo
una lezione apposita.
Ricordiamo
anche che i lipidi presenti negli alimenti possono
essere visibili o invisibili.
I
grassi visibili sono ben riconoscibili per la loro caratteristica
untuosità.
Dal
punto di vista chimico sono insolubili in acqua e
hanno peso specifico inferiore ad uno (e pertanto galleggiano).
Dal
punto di vista tecnologico dobbiamo ricordare che i grassi sono
molto saporiti e aromatici e infatti oltre alla
scelta di ingredienti naturalmente ricchi di grassi nelle ricette
spesso si fa ricorso all'aggiunta dei cosiddetti grassi di
condimento, che sono dei grassi puri o quasi, olio e burro.
Inoltre
i grassi sono un ottimo mezzo di trasmissione del calore e per questo
vengono utilizzati in diverse tipologie di cottura.
Abbiamo
visto che gli acidi grassi,
catene carboniose con gruppo
funzionale carbossilico (COOH), sono dei lipidi semplici e che
possono essere saturi,
cioè senza doppi legami o insaturi
cioè con doppi presenti.
Approfondiamo
ora il discorso sui grassi insaturi ossia sui doppi legami che in
essi troviamo:
- i grassi con un solo doppio legame sono detti monoinsaturi, un esempio molto importante per il nostro organismo è l'acido oleico,
- i grassi con più di un doppio legame sono detti polinsaturi, essi si possono ulteriormente suddividere in base alla posizione del doppio legame in grassi della serie omega 3 (ω3) e della serie omega 6 (ω6)I precursori della serie ω6 sono l'acido linoleico e l'acido arachidonico, mentre quello della serie ω3 è l'acido linolenico. Parliamo di precursori perché i grassi delle due serie sono abbastanza facilmente convertibili tra di loro, mentre la conversione tra una serie e l'altra è molto più difficoltosa.
Tabella
tratta da A. Machado, Scienza degli alimenti. Ed. Poseidonia, 2017
Un
altra distinzione importante nei doppi legami riguarda la
conformazione spaziale.
Essa
dipende dal posizionamento degli idrogeni rispetto alle catene.
Nella
conformazione cis gli idrogeni stanno sullo stesso lato rispetto alla
catena:
in
quella trans su lati opposti:
Ciò
provoca un orientamento ad angolo chiuso o aperto delle catene:
I
grassi cis sono molto frequenti in natura e sono quelli che troviamo
anche nel nostro organismo, quelli trans si ottengono solo in alcune
fermentazione caseari (dunque sono presenti in taluni formaggi) o a
seguito di trattamenti termici (cotture).
Esistono
dei prodotti di sintesi che sono detti grassi idrogenati, in cui cioè
si è proceduto a saturare i grassi grazie al trattamento termico,
rendendoli così più stabili dunque più conservabili.
Il
prodotto più eclatante di questo tipo sono le margarine di vecchia
concezione.
Perché
ci soffermiamo così a lungo sui grassi trans? Perché essi finiscono
nelle nostre membrane al posto dei grassi cis, ma è ormai dimostrato
che essi sono cancerogeni e dunque molto pericolosi per la nostra
salute.
Infine
dobbiamo citare il colesterolo che è in realtà un alcol che si lega
però sempre a degli acidi grassi (steridi) e poi a delle
lipoproteine (HDL e LDL). Di esso parleremo nella parte metabolica.
20200330_Classi quinte (2)
MENU E DIETA NELLA
RISTORAZIONE COLLETTIVA DEL SOCIALE
L'Horeca
(Hotellerie-Restaurant-Café/Catering) è il settore professionale
che si occupa della produzione e distribuzione degli alimenti e in
cui dunque operano gli OSA. Comprende alberghi, ristoranti, bar e
caffetterie, take-away e imprese di catering.
La
ristorazione a sua volta si può suddividere nelle seguenti
categorie:
- collettiva del sociale,
- del terziario e industriale,
- commerciale,
- alberghiera e congressuale,
- catering e banqueting.
La
ristorazione collettiva del sociale si realizza in:
- scuole e asili,
- ospedali,
- caserme,
- carceri,
- ospizi.
si
caratterizza per la limitata scelta nei menù e la scarsa
variabilità nel numero del numero dei pasti
erogati giornalmente, ma anche per il fatto che gli utenti sono
clienti fissi che quindi consumano in queste strutture una
parte considerevole se non addirittura esclusiva dei propri pasti.
Per
questo i menù che si propongono in tale ambito devono assolutamente
consentire una dieta equilibrata senza però dimenticare abitudini e
gusti dei clienti.
Tra
i criteri che devono guidare i redattori dei menù in questo
sotto-settore ricordiamo
- numero età e stato di nutrizione degli utenti,
- abitudini alimentari, attività e ambiente di vita,
- principi nutritivi e LARN,
- stagionalità,
- caratteristiche sensoriali,
- piani di acquisto delle derrate per gruppi di alimenti,
- esigenze dietetiche specifiche per segmenti di clienti,
- esigenze religiose o culturali,
Molto
opportunamente potranno essere svolte attività di educazione
alimentare.
Va
segnalato che tutto ciò vale sostanzialmente anche nel campo della
ristorazione del terziario e industriale per mense aziendali,
self-service o ristoranti che per la loro collocazione in zone ad
alta intensità lavorative (uffici, negozi) o per propria vocazione
(menù a prezzo fisso per lavoratori) abbiano clientela in elevata
percentuale sostanzialmente fissa.
La
preparazione dei pasti può avvenire in una cucina convenzionale o in
un centro di cottura esterno che serva vari punti di distribuzione
(esempio cucina comunale e singole scuole).
In
ogni caso vi sarà un capitolato del servizio che chiarisce
ambiti, scelte strutturali e tecniche, scelte delle materie prime e
dei fornitori, selezione e formazione del personale, norme di
sicurezza, esigenze dell'utenza.
Le
tecniche di preparazione possono basarsi su:
- sistema „fresco-caldo“: distribuzione rapida dopo la cottura con carrelli (anche trasportabili in furgoni) riscaldati e refrigerati,
- sistema „cook and chill“: cottura, abbattimento in 90' fino a 10°C al cuore, eventuale porzionamento, conservazione tra 0 e 3°C per un tempo fino a 5 giorni,
- sistema „cook and freeze“: cottura, abbattimento in 180' fino a -18°C, confezionamento, stoccaggio a -20°C, rinvenimento ed erogazione,
- sistema misto: usa in maniera conbinata e mirata per ciascun alimento tutti i sistemi suvvisti ed anche altri come il confezionamento sotto vuoto.
Per
le mense scolastiche oltre a quanto finora visto dovranno essere
tenute in conto le esigenze di crescita dei bambini e/o dei ragazzi,
e dunque i fabbisogni dietetici specifici, e bisognerà coinvolgere
le famiglie sia nelle scelte sia nel coordinamento con la dieta
casalinga dalla cui corretta sovrapposizione deriva la corretta
alimentazione degli scolari e degli studenti.
Segnaliamo
infine che la Regione Veneto in un documento ufficiale ha indicato
come parametro fondamentale per tutelare la salute dei giovani
l'indirizzo all'acquisto di prodotti biologici.
Tale
orientamento è stato fatto proprio da varie mense scolastiche, ma
anche ospedaliere, ma si scontra da un lato con i costi maggiori
dall'altro con la scarsa disponibilità di taluni prodotti in questa
filiera.
20200330_Classi quinte (1)
IL
TRADE OFF TRA LA QUALITÀ IGIENICO-SANITARIA & QUELLA
NUTRIZIONALE
L'espressione
trade off indica in economia „contropartita,
scambio“ e si utilizza per tutte quelle
situazioni
che implicano una scelta tra due o più possibilità, in cui la
diminuzione di una quantità costituisce un aumento in un'altra
quantità.
Il trade off
che vogliamo considerare è quello tra gli interventi a tutela della
qualità igienico-sanitaria e la qualità nutrizionale degli
alimenti.
Vediamo
qualche esempio di fenomeni che già conosciamo bene:
- La cottura è un metodo di risanamento in quanto uccide i microrganismi, ma la cottura degrada molte vitamine.
- Le farine più raffinate sono più conservabili, ma molto più povere di nutrienti.
- Arricchendo gli alimenti con grassi saturi a scapito di quelli insaturi migliora la conservabilità, ma ciò compromette il corretto aprovvigionamento qualitativo dei grassi.
- Coltivazioni di ortaggi non trattati sono più facilmente attaccabili dai parassiti, che poi possiamo ritrovare nelle nostre cucine, ma l'autodifesa della pianta produce una grande ricchezza di molecole bioattive.
- Zuccheri e sali sono ottimi conservanti, ma la loro presenza massiccia è pericoloso a livello di glicemia e di pressione sanguigna.
- Scomporre i cibi consente una migliore conservazione e lavorazione dei componenti per poi ricostituire un alimento completo, ma nelle separazioni si perdono dei componenti presenti in traccia e si deve per forza di cosa limitare il numero di componenti salvo poi abbondare negli additivi tecnologici.
In
generale più un alimento viene trattato preventivamente contro le
contaminazione più risulta sicuro nell'immediato e conservabile, ma
povero di sostanze nutritive la cui carenza ha effetti sulla salute
visibili solo nel lungo periodo.
L'esigenze
dell'industria alimentare e le preoccupazioni per la salute pubblica e
la conseguente legislazione igienico sanitaria in campo alimentare
spingono verso cibi molto sicuri dal punto di vista igienico
sanitario, ma più poveri in termini di varietà e qualità di
nutrienti, in particolari micronutrienti e molecole bioattive, ma
anche grassi e glucidi.
C'è
poi l'altro aspetto quello dei conservanti. Ci garantiscono dal
deperimento degli alimenti, ma spesso il loro accumulo nel nostro
organismo ha effetti nocivi sulla nostra salute. L'esempio più
eclatante è quello dei nitriti e dei nitrati, antimicrobici
indispensabili nei salumi per avere una buona conservabilità, ma che
si trasformano poi in nitrosammina uno dei cancerogeni più potenti.
Possiamo
insomma parlare di un vero e proprio trade-off tra il perseguimento
della salute a breve termine, presidiando l'aspetto igienico
sanitario, e a lungo termine,dal punto di vista nutrizionale
impoverendo gli alimenti di sostanze naturali e inserendone altre,
dannose, a scopi meramente conservativi.
Facciamo
ancora un paio di esempi:
- un tempo si consumavano formaggi prodotti nelle malghe o nei caselli con una ricchezza di microflora e di sostanze da essa derivante (e dunque anche di sapori e di proprietà benefiche) inimmaginabile per quelli prodotti in latterie industriale:
- nelle feste di compleanno nelle scuole si portavano torte fatte in casa con ingredienti genuini e senza conservanti, ma prodotti spesso in assenza di norme igieniche accurate, oggi la norma di legge imporrebbe di utilizzare solo torte confezionate sicure contro le contaminazioni microbiche, ma piene di conservanti e di altri additivi.
E'
dunque chiaro che oggi in questo scambio tra salute a breve e a lungo
termine l'equilibrio è molto spostato verso la prima e non sarebbe
invece male recuperare almeno in parte lavorazioni e prodotti
casalinghi e artigianali, che se prodotti con le giuste conoscenze e
competenze igienico sanitarie sono comunque sicuri se consumati
freschi e ci permettono di esseri a lungo termini più sani perché meglio nutriti e meno esposti all'accumulo nel nostro organismo di
conservanti.
Anche
una dieta fatta di snack, perfettamente confezionati, completata con
integratori, di origine farmacologica, rispetto a quella basata sui
prodotti di un orto casalingo gestito in modo non professionale
possono inserirsi in questo dualismo tra sicurezza igienica e
salubrità della dieta.
Il
punto cruciale sta nella conoscenza e nella competenza, saperi un
tempo forse superficiali, ma ben trasmessi, oggi molto più solidi,
per le conoscenze scientifiche che li sorreggono e le aumentate
capacità tecnologiche, ma usciti dal saper comune e patrimonio ormai
quasi solo degli specialisti del settore.
Applicando
sapientemente il metodo HACCP è possibile garantire la massima
sicurezza anche senza processi industriali e aggiunta di additivi.
sabato 28 marzo 2020
20200328_Classe quinta B
A titolo di esempio di come poteva essere sviluppata la prova assegnata vi riporto il mio personale tentativo di svolgimento
A)
Introduzione
Il
ragionamento economico dell'azienda trentina è molto corretto, ma i
vantaggi economici di una sana alimentazione e di uno stile di vita
attivo, e di conseguenza di un migliore stato di salute e di una
minore incidenza delle malattie e perdita di giornate di lavoro, non
incidono solo sul piano micro-economico, ma anche macro-economico.
Tra
i benefici per la collettività possiamo computare i minori costi per
il sistema sanitario nazionale e dunque la possibilità di ridurre le
tasse, un aumento del PIL e dunque anche il minor gravame del debito
pubblico.
Sopratttutto
però, ciò che più conta, è che iniziative di questo tipo portano
a migliorare il benessere reale delle persone e forse questo vale più
di qualsiasi parametro economico.
Una
dieta equilibrata si fonda sul bilanciamento complessivo degli
apporti e dei consumi energetici, sulla corretta ripartizione dei
macronutrienti (in termini di energia glucidi 45-60%, lipidi 20-30%,
protidi 8-15%), sulla qualità dei macronutrienti (per i glucidi da
preferire quelli complessi e con indice glicemico più basso, per i
lipidi 2/3 di insaturi e 1/3 di saturi, presenza di monoinsaturi e
rapporto 2:1 tra omega 6 e omega 3, protidi di alto valore biologico
per garantire la presenza degli aminoacidi essenziali), sulla
corretta ripartizione dei pasti (in termini di energia colazione 20%,
spuntino 5%, pranzo 30%, merenda 5%, cena 30%), sul rispetto degli
apporti minmimi per le vitamine idrosolubi, dei minimi e massimi per
le vitamine liposolubili e per i sali minerali, sull'apporto di fibra
(>= 30gr/die), sull'apporto di molecole bioattive antiossidanti,
protettrici del sistema cardiovascolare e del fegato, antisettiche,
antitumorali, disintossicanti, sulla corretta lavorazione degli
alimenti contenenti fattori antinutrizionali, sul contollo degli
apporti di colesterolo e di trigliceridi, sul controllo dell'acidità
potenziale renale, sull'uso di nutraceutici specifici per le esigenze
personali, sulle giuste combinazioni alimentari per favorire i
processi digestivi, sul digiuno purificante, sull'idratazione. Tutto
poi deve essere dinamico in base al variare degli stati fisiologici,
dell'età, delle attività, ma anche solo delle stagioni. Un ultimo
requisito essenziale è l'appettibilità che renda la dieta piacevole
e pertanto sostenibile a lungo termine.
Il
più semplice mezzo per raggiungere molti di questi obbieetivi senza
fare tanti calcoli e nel contempo evitare al massimo l'accumulo di
tossine è avere una dieta il più possibile varia
Per
quanto riguarda l'esercizio fisico deve essere preferibilmente
moderato ma costante, di questo movimento beneficiano tutti i sistemi
e gli apparati, le funzioni fisiologiche e la salute nel suo
complesso. Anche gli sgarri dalla dieta sono più facilmente
ammortizzati.
Ma
non possiamo dimenticare parlando di salute nemmeno la salute mentale
e psicologica e la necessità di vivere in un ambiente sano con aria,
acqua e terra non inquinati.
Una
terra pura e fertile è anche la base imprescindibile per avere cibo
realmente sano in quanto non contaminato e più ricco di sostanze
nutritive. Chiaramente stiamo parlando di sostenibilità in
agricoltura e in particolare del metodo biologico di coltivazione, di
allevamento, ma anche di trasformazione e di coltivazione.
Queste
sono solo le nozioni fondamentali ed abbiamo trascurato argomenti
importanti come quello delle farine raffinate, del junk food o degli
additivi.
Tutto
ciò è naturalmente difficile da condensare in un opuscolo, ma
soprattutto sarebbe di difficile comprensione a chi è poco avvezzo
alle discipline qui implicate.
Per
questo nell'opuscolo sarà più opportuno concentrarsi su indicazioni
pratiche facilmente comprensibili ed applicabili.
B)
Per l’occasione il candidato dovrà preparare un opuscolo da
distribuire ai dipendenti sul quale siano riportate:
-
le indicazioni riguardanti le caratteristiche di una dieta
equilibrata per una persona adulta;
-
l’importanza di svolgere un’attività fisica regolare e le
possibili malattie legate a uno stile di vita sbagliato;
-
cosa si intende per obesità e come si può stabilire se una persona
si trova in una condizione di sovrappeso. Descrivere come viene
classificata l’obesità in base alla localizzazione del grasso e
quali sono le possibili conseguenze sulla salute;
-
dare indicazioni dietetiche per contrastare lo stato di obesità.
L'opuscolo
potrebbe essere un pieghevole di 6 facciate 20x10 (cm) che si aprirà
con il nome e il logo dell'azienda, il nome del progetto la
spiegazione delle iniziative palestra gratutia e mensa salutistica e
un motto del tipo „noi teniamo alla tua salute e tu cosa fai per
lei?“ che introduce alle spiegazioni.
La
tua salute inzia a tavola:
- varia spesso il tuo cibo;
- regola la quantità globale in base all'attività fisica che eserciti;
- dividi i tuoi consumi alimentari in 5 pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena;
- mangia ogni giorni cereali integrali;
- mangia ogni giorno almeno 5 porzioni di frutta e verdura di stagione preferibilmente di colori differenti;
- abbina almeno 2-3 volte alla settimana legumi ai cereali;
- consuma senza eccedere uova, prodotti ittici, carne bianche e latticini;
- usa l'olio di oliva per condire;
- consuma regolarmente ortaggi a foglia verde e frutta secca;
- consuma alimenti fermentati quali yogurt, kefir, crauti;
- usa poco sale, ma abbonda con le erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, etc);
- consuma con moderazione formaggi, carni rosse, alcolici;
- consuama solo saltuariamente dolci, salumi, cibi fritti;
- cerca di evitare completamente bibite zuccherate e superalcolici;
- abituati a fare qualche breve periodo di disintossicazione con una dieta base di frutta e infusi e digiuno;
- ricordati di alimenti quali cavoli, frutti di bosco, agrumi, aglio, curcuma, tè verde, soia, pesce azzurro, uva e vino rosso, cioccolato fondente, fragole e pomodoro che hanno azione anticancerogenetica;
- scegli menù gustosi scoprendo nuovi orizzonti;
- se hai problemi digestivi presta attenzione a non mescolare nello stesso pasto pane/pasta/patate con carne/pesce/uova e mangia la frutta lontano da tutto il resto;
- scopri quali alimenti ti sono congeniali, informati sulle proprietà nutracutiche degli alimenti;
- bevi un paio di litri di acqua al giorno.
Se
tendi al sovrappeso poi:
- controlla con più attenzione il bilanciamento tra le energie che consumi e quelle che assumi con il cibo;
- controlla il tuo Indice di Massa Corporea (peso in kg/altezza in metri al quadrato ricorda) che un indice sopra i 25 significa che sei sovrappeso sopra i 30 sei obeso e sopra i 40 obeso di grado severo;
- controlla la massa magra e la massa grassa ad es. con il metodo delle circonferenze;
- ricorda che sei sei uomo tenderai ad accumulare grasso soprattuto sull'addome se sei donna sui fianchi e sui glutei, il grasso addominale è quello più pericoloso;
- se sei sovrappeso tieni sotto controllo colesterolo e trigliceridi;
- evita alimenti troppo calorici e grassi, mangia molte fibre e fai attività fisica;
- rivolgiti ad un dietologo e ad un trainer e se necessario ad un cardiologo.
La
tua salute cresce lontano dalla tavola se ti muovi con moderazione,
ma con costanza:
- pratica regolarmente qualche sport a livello amatoriale;
- cammina all'aria aperta e nella natura;
- spostati anche a piedi e in bicicletta;
- dedicati a qualche hobby che ti permetta di usare le mani, le braccia, le gambe.
Abbi
cura dell'ambiente tuteleando l'aria che respiri e l'acqua che bevi:
se
puoi usa i mezzi pubblici;
scegli
motori più ecologici;
spostati
anche a piedi e in bicicletta;
coibenta la tua
abitazione per risparmiare sul riscaldamento e sul condizionamento;
non
usare diserbanti e antiparassitari nel tuo giardino e nel tuo orto;
Cura
il tuo benessere mentale e psicologico:
tieni
la mente sempre attiva con molti interessi;
leggi,
guarda qualche buon film, ascolta musica o meglio ancora suona;
evita
lo stress non necessario, take it easy;
sappi
godere della compagnia dei familiari e degli amici;
cerca
di fare nuove conoscenze.
Fai
scelte responasbili anche nei tuoi acqusiti di generi alimentari
ricordando:
- che i prodotti locali sono più freschi e sostengono l'economia del territorio;
- che i prodotti da agricoltura sostenibile hanno una qualità nutrizionale e organolettica superiore e soprattutto lasciano un futuro migliore ai tuoi figli e ai tuoi nipoti;
- che i prodotti biologici sono i più prodotti più sani, più gustosi e più sostenibili.
L'opuscolo
andrà completato con dei disegni per renderlo più accattivante.
C)
Il candidato dovrà, inoltre, elaborare un menu,
che rispecchi i canoni del progetto aziendale, per il pranzo
organizzato a conclusione della riunione.
Menù
trentino
Antipasti
Scottadito
di polenta e tosella (fettina calda di polenta abrustolita con sopra
fettina calda di tosella tenuti insieme da uno stuzzicadenti);
Crespelle
di ricotta
Frittatine
allo speck
Pesucole
di trota (Avanotti di trota fritti)
Primi
Crema
di zucca (con sedano rapa, pomodori, cipolla, sedano, carota e porro)
Gnocchetti
di spinaci (con farina, spinaci, uova, latte) conditi con burro, dadi
di prosciuto e Trentingrana
Fettucine
con la cacciagione
Secondi
Gröstl
tirolese
Trota
al cartoccio (con trito sottile di erbe) con insalata di carote e
sesamo
Maiale
al Burgunder (pinot nero) con funghi di bosco
Dessert
Strudel
di mele (con mele e frutta secca)
Krapfen
al papavero (con farcia di semi di papavero, latte, miele , cannella,
rhum, scorza di limone)
Frutta
di stagione
Vini
Müller
Thurgau, Gewürztraminer, Cabernet Sauvignon, Teroldego Rotaliano,
Marzemino
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