FRUTTA
Il
frutto è dal punto di vista botanico il prodotto di trasformazione
del fiore ed ha lo scopo di proteggere i semi. Tra i frutti in senso
alimentare si annoverano frutti secchi, carnosi e falsi frutti.
La
caratteristica della frutta è la ricchezza in acqua, zuccheri,
fibre, sali minerali, vitamine e molecole bioattive che le
conferiscono un elevato valore nutrizionale. I fitocomposti la
rendono inoltre variamente colorata e profumata.
La
maggior parte delle specie di frutta derivano da piante arboree, a
parte poche eccezioni che derivano da piante erbacee, ma vengono
classificati come frutta in virtù del tenore zuccherino e del
conseguente utilizzo gastronomico.
CLASSIFICAZIONE
DELLA FRUTTA
Frutta
secca e Frutta fresca.
Acidulo-zuccherina:
mela, pera, pesca, susina, albicocca ciliegia, uva, melagrana,
nespola, fragola, gelso, piccoli frutti,
Acidula:
agrumi, kiwi,ananas
Zuccherina:
fico, cachi, cocomero, melone, fico d’india, banana, papaia, mango,
dattero, litchi
Amidacea:
castagna
Oleosa:
noce, nocciola, mandorla, pinolo, pistacchio, arachide, pecan,
anacardio, avocado, cocco
Piccoli
frutti: lampone, mirtillo, mora, ribes, uva spina
Agrumi:
arancia, limone, mandarino,clementina, pompelmo, cedro, lime, kumquat
Frutti
dimenticati: amarena, azzeruolo, biricoccolo, corniolo, melo cotogno,
pero cotogno, giuggiolo, nespolo europeo, pado, pero volpino, sorbo,
sambuco
CONSERVAZIONE
Consumo
fresco
Atmosfera
controllata: (O2%, CO2%, T°C, giorni)
- castagna (3, 10, 0, 150),
- ciliegia (5, 10, 0, 40),
- mela (3, 0/5, 0/4, 180/250),
- pera (3/5, 1/10, 5/6, 200/250)
Trasformati:
- Succhi
- Marmellate
- Sciroppati
CONSERVE
e SEMICOSERVE
- CONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + trattamento termico (o altro trattamento) in grado di inattivare enzimi e uccidere m.o.
- SEMICONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + pastorizzazione + modalità idonee di conservazione (T, atmosfera controllata, ….)
MARMELLATE
- Marmellate: da purea di frutta
- Confettura: anche con frutta a pezzi
- Gelatine: da succhi limpidi
Tenore
finale di zucchero fino al 65%
La
cottura ammorbidisce i tessuti, provoca assorbimento intimo dello
zucchero, rimuove anidride solforosa, converte saccarosio (max 30-40%
di zucchero totale o cristallizza) in zucchero invertito.
A
fine cottura si aggiunge pectina, acido citrico o tartarico.
Residuo
ottico dipende da zucchero: quanto più alto più è basso pH e
minore dose di pectina.
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