mercoledì 15 aprile 2020
20200415_Classi quarte
LA DIGESTIONE DEI LIPIDI
La digestione inizia quando i lipidi raggiungono l'intestino tenue dove la loro presenza attiva la colecistochinina ormone secreto da duodeno e digiuno che stimola la secrezione di:
- sali biliari e dei fosfolipidi biliari,
- lipasi pancreatiche e insulina,
e induce inoltre il senso di sazietà grazie alla rete neuronale peri-intestinale.
Le categorie di enzimi implicate nella digestione dei lipidi sono:
lipasi, colipasi, fosfolipasi A2, lisofosfolipasi, diesterasi, colesterol-esterasi.
L'assorbimento segue vie differenti:
- glicerolo e catene fino a 10 C assorbiti dai villi vanno direttamente nel sangue
- i sali biliari riassorbiti nelle cellule ileali e tornano al fegato,
- acili con catene > 10 C riversati nel sistema linfatico.
Gli acili con numero di carboni maggiori di dieci vengono preventivamente esterificati risintettizzando dei trigliceridi che vengono inglobati in micelle (chilomicroni) costituite anche da fosfolipidi, colesterolo e proteine (di sintesi intestinale) e attraverso sistema linfatico arrivano comunque alla fine nel sangue.
Siliprandi, Siliprandi. Biochimica metabolica, Editrice Libreria Cortina
lunedì 6 aprile 2020
20200406_Classi quarte
LIPIDI
Principali lipidi alimentari per l’uomo:
trigliceridi, fosfolipidi
Lipidi nell’organismo
Acidi saturi insaturi (mono e poli), cis e trans, Ω-3 e Ω-6
Essenziali o Vitamina F: A. cis-linoleico (LA) ω-6, A. α- linolenico (ALA) ω-3, A. arachidonico ω-6
ω-6 / ω-3 rapporto corretto : 2 / 1. Dieta occidentale: 20 /1
Rapporto scorretto: scorretto rapporto tra prostaglandine e (ω-3=>PG3, ω-6 PG1&2) induzione stati infiammatori.
Colesterolo: buono (HDL) e cattivo (LDL)
prostaglandine (serie 1 e 3 antinfiammatorie, 2 infiammatoria)
Le 3 tabelle sovrastanti sono tratte da: Michela Trevisan, Liberi da allergie e intolleranze, Ed. Terra Nuova
Sterani, steroli, steridi, steroidi
Gli sterani sono idrocarburi policiclici caratterizzati da 4 anelli aromatici. Il capostipite degli sterani è il ciclopentanoperidrofenantrene.
Da Siliprandi, Siliprandi, Biochimica strutturale, Ed. Libreria Cortina
Dagli sterani derivano gli steroli che aggiungono uno o più gruppi alcolici.
Il più interessante sterolo dal punto di vista biologico è il colesterolo.
Da Siliprandi, Siliprandi, Biochimica strutturale, Ed. Libreria Cortina
Gli steroli per esterificazione tra un gruppo alcolico e un acido grasso formano gli steridi.
Gli steridi formano dei composti più complessi che prendono il nome di steroidi vengono classificati come lipidi e dal punto di vista fisiologico sono ormoni sessuali o corticosurrenali.
Colesterolo
Come tutti gli steroli il colesterolo tende a esterificare un acido grasso e in questa forma lo troviamo nel sangue.
Dal colesterolo non esterificato si ottengono i prodotti più rilevanti, sotto l'aspetto quantitativo della trasformazione del colesterolo, che sono i sali biliari. Inoltre il colesterolo stabilizza le membrane cellulari, rende possibile la moltiplicazione cellulare, è precursore della vitamina D e degli ormoni steroidei (aldostrone, cortisolo, testosterone, estradiolo, etc).
Nel sistema sanguigno è legato a lipoproteine a bassa densità (LDL), per il trasporto ed il deposito, e ad alta densità (HDL) per la rimozione. Grassi saturi e trans rendono colesterolo rigido ed LDL resta in circolo, grassi poli-insaturi cis lo rendono morbido ed è più facile anche rimozione ad opera HDL.
Il colesterolo che resta in circolo LDL provoca problemi cardiovascolari (si deposita nelle arterie sotto forma di placche - aterosclerosi – che ostruiscono il lume e possono portare ad ictus e infarti) ed è detto cattivo, per converso HDL ripulisce arterie ed è detto buono.
Il colesterolo nel nostro organismo è prevalentemente endogeno (prodotto dal fegato) gli apporti esogeni (da grassi animali) possono però contribuire ad aggravare situazione di squilibrio tra le forme a bassa ed alta densità.
I fitosteroli, contenuti nei vegetali, sono invece positivi perché spostano l'equilibrio a favore delle HDL.
giovedì 2 aprile 2020
20200403_Classe terza
FRUTTA
Il
frutto è dal punto di vista botanico il prodotto di trasformazione
del fiore ed ha lo scopo di proteggere i semi. Tra i frutti in senso
alimentare si annoverano frutti secchi, carnosi e falsi frutti.
La
caratteristica della frutta è la ricchezza in acqua, zuccheri,
fibre, sali minerali, vitamine e molecole bioattive che le
conferiscono un elevato valore nutrizionale. I fitocomposti la
rendono inoltre variamente colorata e profumata.
La
maggior parte delle specie di frutta derivano da piante arboree, a
parte poche eccezioni che derivano da piante erbacee, ma vengono
classificati come frutta in virtù del tenore zuccherino e del
conseguente utilizzo gastronomico.
CLASSIFICAZIONE
DELLA FRUTTA
Frutta
secca e Frutta fresca.
Acidulo-zuccherina:
mela, pera, pesca, susina, albicocca ciliegia, uva, melagrana,
nespola, fragola, gelso, piccoli frutti,
Acidula:
agrumi, kiwi,ananas
Zuccherina:
fico, cachi, cocomero, melone, fico d’india, banana, papaia, mango,
dattero, litchi
Amidacea:
castagna
Oleosa:
noce, nocciola, mandorla, pinolo, pistacchio, arachide, pecan,
anacardio, avocado, cocco
Piccoli
frutti: lampone, mirtillo, mora, ribes, uva spina
Agrumi:
arancia, limone, mandarino,clementina, pompelmo, cedro, lime, kumquat
Frutti
dimenticati: amarena, azzeruolo, biricoccolo, corniolo, melo cotogno,
pero cotogno, giuggiolo, nespolo europeo, pado, pero volpino, sorbo,
sambuco
CONSERVAZIONE
Consumo
fresco
Atmosfera
controllata: (O2%, CO2%, T°C, giorni)
- castagna (3, 10, 0, 150),
- ciliegia (5, 10, 0, 40),
- mela (3, 0/5, 0/4, 180/250),
- pera (3/5, 1/10, 5/6, 200/250)
Trasformati:
- Succhi
- Marmellate
- Sciroppati
CONSERVE
e SEMICOSERVE
- CONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + trattamento termico (o altro trattamento) in grado di inattivare enzimi e uccidere m.o.
- SEMICONSERVE: chiusura ermetica dei contenitori + pastorizzazione + modalità idonee di conservazione (T, atmosfera controllata, ….)
MARMELLATE
- Marmellate: da purea di frutta
- Confettura: anche con frutta a pezzi
- Gelatine: da succhi limpidi
Tenore
finale di zucchero fino al 65%
La
cottura ammorbidisce i tessuti, provoca assorbimento intimo dello
zucchero, rimuove anidride solforosa, converte saccarosio (max 30-40%
di zucchero totale o cristallizza) in zucchero invertito.
A
fine cottura si aggiunge pectina, acido citrico o tartarico.
Residuo
ottico dipende da zucchero: quanto più alto più è basso pH e
minore dose di pectina.
mercoledì 1 aprile 2020
20200401_classe prima
LIPIDI
Le principali funzioni dei lipidi nel nostro organismo sono:
I lipidi possono essere sintetizzati de novo a partire da carboidrati e proteine, esistono però dei grassi essenziali (PUFA) che dobbiamo assumere con la dieta.
FABBISOGNI
Il nostro organismo necessita di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi e tra questi in particolare di ω-3 ed ω-6.
Tutto nelle giuste proporzioni. Sempre da evitare invece i grassi trans (allergie, ipercolesterolemie, tumori).
Fonti di grassi saturi sono: carne, latte e derivati, uovo, olio palma e cocco.
Fonti di mono insaturi: olio di oliva (e relativamente carne bianca e di maiale e latte e derivati di capra).
Fonti di ω-3: pesce (azzurro), frutta secca, vegetali a foglia verde, olio di lino.
Fonti di ω-6: oli vegetali .
Fonti grassi trans: margarine, oli vegetali (NB: alte temperature).
Il fabbisogno lipidico complessivo è assicurato quando grassi apportano 20-35% dell’apporto calorico complessivo.
2/3 di origine vegetale (insaturi)
1/3 di origine animali (saturi)
Altro limite importante, in particiolare pe rle persone che hanno un metabolismo critico a livello di colesterolo endogeno (rapporto tra LDL e HDL alto) la quantità di colesterolo esogeno, cioè proveniente dalla dieta:
max 300 mg / die di colesterolo
Le principali funzioni dei lipidi nel nostro organismo sono:
- Strutturale (trigliceridi di membrana, lipoproteine, ormoni)
- Riserva energetica di lungo periodo(negli adipociti) e dunque
- Energetica
I lipidi possono essere sintetizzati de novo a partire da carboidrati e proteine, esistono però dei grassi essenziali (PUFA) che dobbiamo assumere con la dieta.
FABBISOGNI
Il nostro organismo necessita di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi e tra questi in particolare di ω-3 ed ω-6.
Tutto nelle giuste proporzioni. Sempre da evitare invece i grassi trans (allergie, ipercolesterolemie, tumori).
Fonti di grassi saturi sono: carne, latte e derivati, uovo, olio palma e cocco.
Fonti di mono insaturi: olio di oliva (e relativamente carne bianca e di maiale e latte e derivati di capra).
Fonti di ω-3: pesce (azzurro), frutta secca, vegetali a foglia verde, olio di lino.
Fonti di ω-6: oli vegetali .
Fonti grassi trans: margarine, oli vegetali (NB: alte temperature).
Il fabbisogno lipidico complessivo è assicurato quando grassi apportano 20-35% dell’apporto calorico complessivo.
2/3 di origine vegetale (insaturi)
1/3 di origine animali (saturi)
Altro limite importante, in particiolare pe rle persone che hanno un metabolismo critico a livello di colesterolo endogeno (rapporto tra LDL e HDL alto) la quantità di colesterolo esogeno, cioè proveniente dalla dieta:
max 300 mg / die di colesterolo
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